ITINERARI

itinerari e paraggi


La zona di Casina è ricca di monumenti, rocche e castelli, degni di un regno delle fate. Un patrimonio artistico, storico, culturale immerso in un vasto, incontaminato e silenzioso territorio. Dal Borgo del Folletto potete accedere facilmente a tutte le località o borgate che ospitano le varie attrazioni dell'appennino reggiano.

Il Castello di Canossa


Della dimora fortificata della ben nota Matilde di Canossa ne rimangono oggi solo  le rovine. Lasciano comunque ampio spazio allo spirito immaginativo sia dell'appassionato di storia

sia a chi invece si è

solo documentato per una breve visita

Per approfondimenti storici,

eventi ed orari di visita

potete consultare

il sito del Castello di Canossa

Il Castello di Rossena


Molto  meglio conservato

è il castello di Rossena appartenuto a Matilde di Canossa e in seguito a diversi illustri residenti:

I Farnese, Duchi di Parma e Piacenza,

Maria Luisa d’Austria,

imperatrice di Francia

e consorte di Napoleone.

Attualmente in vendita come dimora di lusso. per approfondimenti visita

il sito del castello di Rossena.




Il Castello di Sarzano


Altra dimora medioevale fortificata a pochi chilometri dal borgo del Folletto.

Sede di appuntamenti musicali estivi

puo essere visitato in parte durante le ore diurne.

Per approfondimenti visita

 il sito del castello di Sarzano




Trekking, passeggiate, SILENZIO E NATURA

il territorio circostante offre, agli amanti della natura, circuiti e sentieri segnalati per immergersi totalmente nell' incontaminata bellezza del paesaggio appenninico.

Fauna e Flora fanno da padrone in queste colline incantate e dove il silenzio a volte è impressionante.

Per gli amanti di lunghi trekking l'importante

risorsa che il nostro appennino offre è il

SENTIERO DI MATILDE




.

Aperto da più di dieci  anni

è un percorso segnalato, secondo lo standard nazionale dettato dal CAI;

è tabellato con segni rosso-bianco-rossi a vernice,

mentre la segnaletica verticale è presente lungo il tracciato.

Frecce metalliche indicano la meta ravvicinata,

quella intermedia e quella di tappa.

La  nuova rete di sentieri segnalati collega le principali località naturalistiche e storiche della collina reggiana.

Sono cinque tappe, con alcune possibili varianti.

Attraverso di esse il Sentiero Matilde ci conduce dalla rupe di Canossa a San Pellegrino in Alpe, balcone naturale sulla Garfagnana, attraverso castelli,

case a torre, antiche pievi e borghi in pietra arenaria.

visitate anche la bella pagina della provincia di Modena sul sentiero Matildico e a quella  altrettanto interessante di REMARK


Il Sentiero Matilde,  il Sentiero Spallanzani e il Sentiero dei Ducati, rappresentano la dorsale strategica di attraversamento, prima medioevale, oggi escursionistico,  della provincia di Reggio Emilia o degli antichi territori delle terre di Toscane dell'Emilia e della Lombardia .

In direzione del crinale appenninico e della Toscana, il sentiero di Matilde,

è inserito nella rete ufficiale dei sentieri dell’Emilia-Romagna del CAI e del Comprensorio Appenninico. guarda questo interessante video.

Alla pagina www.appenninoreggiano.it  nella sezione itinerari trovate le tappe di tutti i percorsi citate e delle nuove rotte tracciate dal CAI, potete invece consultare il sito www.sentieromatilde.it  se volete approfondire e studiare nei dettagli il vostro prossimo viaggio nelle terre di Canossa.


LA PIETRA DI BISMANTOVA















e' un massiccio roccioso dall'inconfondibile profilo.

la sua forma che ricorda quella di una nave caratterizza e fa da padrona nel paesaggio dell'Appennino Reggiano.

lunga quasi 1 km nel suo lato più largo è 240 metri. il pianoro sovrastante è raggiungibile a piedi per diversi sentieri con livelli difficoltà per tutti i gusti la pietra formatasi mezzo erosione residuale ospita migliaia di visitatori ogni anno.

è una tappa quasi obbligata per chi visita le nostre zone

APPROFONDISCI NEL SITO DELL APPENNINO

o visualizza alcuni video

sulla pietra di bismantova

contenuti  sul canale youtube

approfondisci con l'immersivo documentario

proposto da raiscuola